FABIO GHIGLIAZZA
“Non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare la mia dannata autobiografia e compagnia bella. Vi racconterò soltanto..”
…che la citazione qui sopra è di uno dei miei libri preferiti e che fotografo con una Canon 5 D Mark II.
Vivo in campagna, a Stellanello (SV), dopo esser cresciuto a Imperia e passato da Genova.
Ascolto soprattutto musica italiana, adoro Il Cile e Zibba, straseguo i Negrita, trovo strepitosi i live di Jovanotti e ipnotici quelli dei Subsonica.
Vasco resta l’amore tardoadolescenziale, Ligabue l’amore tradito (da lui) e J-Ax quello che non finisce mai.
Tifo Inter e adoro Josè Mourinho, la Apple, i siti ben fatti (Daniele Molineris per esempio), ed Enrico Brizzi, anche adesso che cammina troppo.
Rimpiango i tempi in cui il secondo caffè del giorno non mi faceva dormire, quelli in cui “Flash” dominava internet e soprattuto quelli delle sfide alla “tedesca”(o all’olandese”) al campetto.
Devo sempre sapere dov’è il mio mare e sapere di tornarci quando parto. Amo i miei luoghi e le persone dei miei luoghi, il “belin” che sta bene con tutto e il mugugno, perché senza, la vita sarebbe meno divertente.
Fotografo un po’ di tutto, ma preferisco i concerti rock e gli occhi delle ragazze. Faccio grafica e gestisco siti e social network, ma non sono un hipster. Sono un allenatore di calcio e un organizzatore di eventi, vendo soluzioni per il risparmio energetico e vorrei che tutti dessero almeno un’occhiata al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.
…che la citazione qui sopra è di uno dei miei libri preferiti e che fotografo con una Canon 5 D Mark II.
Vivo in campagna, a Stellanello (SV), dopo esser cresciuto a Imperia e passato da Genova.
Ascolto soprattutto musica italiana, adoro Il Cile e Zibba, straseguo i Negrita, trovo strepitosi i live di Jovanotti e ipnotici quelli dei Subsonica.
Vasco resta l’amore tardoadolescenziale, Ligabue l’amore tradito (da lui) e J-Ax quello che non finisce mai.
Tifo Inter e adoro Josè Mourinho, la Apple, i siti ben fatti (Daniele Molineris per esempio), ed Enrico Brizzi, anche adesso che cammina troppo.
Rimpiango i tempi in cui il secondo caffè del giorno non mi faceva dormire, quelli in cui “Flash” dominava internet e soprattuto quelli delle sfide alla “tedesca”(o all’olandese”) al campetto.
Devo sempre sapere dov’è il mio mare e sapere di tornarci quando parto. Amo i miei luoghi e le persone dei miei luoghi, il “belin” che sta bene con tutto e il mugugno, perché senza, la vita sarebbe meno divertente.
Fotografo un po’ di tutto, ma preferisco i concerti rock e gli occhi delle ragazze. Faccio grafica e gestisco siti e social network, ma non sono un hipster. Sono un allenatore di calcio e un organizzatore di eventi, vendo soluzioni per il risparmio energetico e vorrei che tutti dessero almeno un’occhiata al Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto.